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Karl Wittmann (1992)

Presenza di ciclomorfosi e sue peculiarità nei crostacei Misidacei

Oebalia, 17-2:589-591.

Le Dafnie offrono, com'é noto, un classico esempio di ciclomorfosi, con generazione estiva provvista di appendici piü lunghe rispetto alle altre generazioni. Secondo la teoria piü accreditata, tale carattere servirebbe ad impedire un "affondamento" troppo rapido dovuto all'aumento della temperatura (vedi discussione di WESENBERG-LUND, 1939). E' ben noto per i Misidacei che molte specie presentano cambiamenti morfologici stagionali. Finora queste modificazioni erano spiegate con la maggiore dimensione corporea della generazione invernale rispetto a quella estiva; con le conseguenti implicazioni per la crescita allometrica delle appendici. Nell'ambito della presente ricerca si e cercata la possibile presenza di differenziamenti stagionali non riconducibili alla dimensione corporea. Un possibile effetto della temperatura sull' "affondamento" stato preso in esame in analogia con quello che si suppone per le Dafnie. ............ Conclusioni In alcune specie di Mysidae e stata riscontrata una ciclomorfosi con caratteristiche inverse rispetto a quelle note per le Dafnie: rispetto alla generazione estiva, la generazione invernale presenta appendici piü lunghe (S. jaltensis) o un maggior numero di spine (L. heterophila) o di setole (L. lingvura) a parità di lunghezza corporea. Tra le caratteristiche invernali si riscontra un maggior numero di uova, a parità di dimensioni dell'animale (S. jaltensis). Per quanto concerne la velocitä di affondamento sie osservato un debole incremento coerente con la temperatura, ma solo per il materiale fissato. Gli esemplari vivi, invece, riescono a compensare l'effetto temperatura. Dello stesso ordine di grandezza e l'effetto affondamento determinato dal peso delle uova presenti nel marsupio, sia nei soggetti vivi che in quelli fissati. Questi risultati fanno pensare che i caratteri ciclomorfici siano in rapporto piü con la riproduzione che come risposta all'effetto della temperatura sulla viscosità dell'acqua, come vorrebbe la teoria più accreditata sulla ciclomorfosi delle Dafnie.